5 falsi miti sulla cogenerazione da sfatare
24 settembre 2025

La cogenerazione è una tecnologia che permette di produrre simultaneamente energia elettrica e calore a partire da un unico combustibile. Si tratta di una soluzione diffusa in tutto il mondo e adottata da migliaia di imprese, capace di migliorare l’efficienza dei consumi e di ridurre l’impatto ambientale. Nonostante i vantaggi siano concreti e dimostrati, ancora oggi intorno alla cogenerazione circolano convinzioni errate che rischiano di frenare decisioni di investimento o di generare scetticismo.
In questo articolo analizziamo i 5 miti più diffusi e li sfatiamo con dati ed esempi pratici.
Mito 1: “La cogenerazione è solo per le grandi industrie”
È uno dei luoghi comuni più radicati: associare la cogenerazione esclusivamente a impianti industriali di grandi dimensioni. La realtà è molto diversa. Oggi sono disponibili soluzioni di varie taglie, da poche decine di kilowatt a diversi megawatt, capaci di adattarsi a contesti con fabbisogni molto differenti.
La cosiddetta microcogenerazione è stata sviluppata proprio per strutture medio-piccole che hanno necessità costanti di energia elettrica e calore. La gamma di 2G, ad esempio, parte dai 20 kW con modelli come le g-box, disponibili anche nella versione da 50 kW: unità compatte, silenziose ed efficienti, ideali per hotel con spa e piscine, centri sportivi, caseifici o piccoli complessi commerciali.
Per vedere applicazioni concrete, basta consultare la sezione dedicata ai casi studio del nostro sito: qui sono raccolte numerose referenze di impianti installati in contesti reali, che mostrano come anche strutture di dimensioni contenute possano trarre vantaggio da un sistema di cogenerazione. Non servono consumi enormi, ciò che conta è avere un fabbisogno regolare e continuativo di elettricità e calore, condizione che rende questa tecnologia estremamente conveniente anche per le PMI.
Mito 2: “Un cogeneratore costa troppo”
Guardando solo all’investimento iniziale, un cogeneratore può sembrare più oneroso rispetto a una caldaia tradizionale. Il vero confronto, però, non va fatto sul prezzo di acquisto, ma sul costo totale di possesso nel tempo. Un impianto di cogenerazione consente, infatti, di ridurre in maniera significativa la spesa energetica annuale, grazie all’utilizzo più efficiente del combustibile e alla produzione combinata di energia elettrica e calore. L’impresa non deve più acquistare separatamente corrente dalla rete e calore da caldaie tradizionali, con un impatto immediato sui costi operativi.
A questo si aggiunge il quadro degli incentivi disponibili. Gli impianti che rispettano i requisiti di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) possono accedere ai Certificati Bianchi, che premiano il risparmio energetico generato. Questo meccanismo, insieme ad altre forme di sostegno, contribuisce a migliorare sensibilmente il ritorno economico, accorciando i tempi di rientro dell’investimento.
Le esperienze raccolte da 2G Italia dimostrano come in diversi settori, dall’agroalimentare all’alberghiero, il payback period si collochi in un orizzonte di pochi anni. Strutture come caseifici, hotel o piscine, caratterizzate da consumi termici ed elettrici regolari, hanno visto la bolletta energetica ridursi in modo consistente, senza rinunciare alla continuità del servizio. In questi casi la cogenerazione non rappresenta solo una scelta tecnica, ma una vera e propria leva competitiva, accessibile anche a realtà che devono gestire con attenzione i propri bilanci.
Mito 3: “La cogenerazione è inquinante perché usa gas”
La percezione che la cogenerazione sia poco sostenibile nasce spesso da un equivoco. Valutare l’impatto ambientale di un sistema energetico non significa guardare solo al tipo di combustibile, ma analizzare il rendimento complessivo. Un cogeneratore sfrutta il gas in maniera molto più efficiente rispetto a una caldaia tradizionale abbinata all’acquisto separato di energia elettrica dalla rete. In questo modo, a parità di energia prodotta, si consuma meno combustibile e si riducono le emissioni di CO₂.
Inoltre, i cogeneratori di ultima generazione sono progettati per rispettare limiti emissivi sempre più stringenti, con tecnologie di abbattimento che riducono gli ossidi di azoto e gli altri inquinanti locali. L’efficienza elevata e i sistemi di controllo evoluti consentono quindi non solo di contenere i consumi, ma anche di garantire un impatto ambientale inferiore rispetto a molte soluzioni convenzionali.
Un altro aspetto fondamentale è la flessibilità dei combustibili. La cogenerazione, infatti, non si limita al gas naturale, ma può essere alimentata anche con biogas, biometano, syngas o idrogeno. Questo la rende una tecnologia capace di evolvere nel tempo e di accompagnare la transizione energetica, integrando progressivamente quote crescenti di fonti rinnovabili.
Per questi motivi, considerare la cogenerazione una scelta “inquinante” è fuorviante. Al contrario, si tratta di una tecnologia che coniuga efficienza, riduzione delle emissioni e compatibilità con i nuovi scenari energetici a basse emissioni di carbonio.
Mito 4: “L’impianto è complicato da gestire”
Chi non conosce la cogenerazione immagina spesso macchinari complessi, che richiedono personale altamente specializzato per essere gestiti quotidianamente. In realtà i cogeneratori moderni sono progettati per funzionare in modo automatizzato: l’avviamento, l’arresto e la regolazione dei parametri operativi avvengono in autonomia, con software che assicurano la continuità del servizio senza la necessità di interventi manuali costanti.
A questo si aggiungono i sistemi di telecontrollo e telediagnostica, che permettono di monitorare in tempo reale le prestazioni dell’impianto e ricevere notifiche preventive in caso di anomalie. Strumenti come la piattaforma MY2G rendono ancora più semplice l’accesso ai dati: attraverso un unico portale è possibile consultare grafici di rendimento, cronologia degli interventi e report aggiornati, così da avere sempre sotto controllo lo stato del proprio cogeneratore.
L’assistenza gioca un ruolo altrettanto importante. 2G affianca i clienti con programmi di manutenzione predittiva, che grazie all’analisi dei dati raccolti da remoto consentono di anticipare eventuali criticità e pianificare gli interventi prima che si trasformino in fermi macchina. Questo approccio riduce al minimo i rischi di inattività e assicura la massima disponibilità dell’impianto.
Di fatto, la gestione quotidiana richiede un impegno molto limitato: l’azienda non deve occuparsi degli aspetti tecnici, che sono affidati a sistemi intelligenti e a un service dedicato. La percezione di complessità appartiene a un passato ormai superato, oggi la cogenerazione è una tecnologia affidabile e facile da utilizzare, pensata per semplificare il lavoro e garantire risultati costanti nel tempo.
Mito 5: “Con le rinnovabili la cogenerazione non serve più”
La crescente diffusione di impianti fotovoltaici ed eolici porta talvolta a pensare che la cogenerazione sia destinata a perdere importanza. In realtà, le due tecnologie non sono alternative, ma complementari. Le rinnovabili hanno un ruolo fondamentale nella transizione energetica, ma presentano un limite intrinseco: la loro produzione è intermittente e dipende da condizioni esterne non controllabili, come la presenza del sole o del vento.
La cogenerazione risponde a questa criticità garantendo continuità e prevedibilità. Un impianto è in grado di fornire energia elettrica e calore 24 ore su 24, in linea con i fabbisogni reali dell’utenza. Questo rende la tecnologia particolarmente preziosa per tutte le realtà che necessitano di una fornitura stabile, come ospedali, industrie, strutture ricettive o datacenter.
In un sistema ibrido, la cogenerazione può operare in sinergia con le rinnovabili, coprendo la domanda energetica nei momenti in cui la produzione solare o eolica non è sufficiente. Non solo: il recupero del calore prodotto dal motore permette di aumentare ulteriormente l’efficienza complessiva, offrendo un duplice vantaggio economico e ambientale. In prospettiva, l’integrazione con sistemi di accumulo elettrico e termico e con strumenti di gestione intelligente dei carichi renderà questi impianti ancora più flessibili, adattandoli alle esigenze delle reti energetiche del futuro.
Per questo motivo, la cogenerazione non è affatto una tecnologia superata: rimane un tassello fondamentale per bilanciare le rinnovabili, stabilizzare i costi energetici e assicurare la disponibilità continua di energia, oggi e negli anni a venire.
Al di là dei luoghi comuni, la cogenerazione si conferma una soluzione concreta per affrontare le sfide energetiche di oggi. È una tecnologia affidabile, in grado di combinare efficienza, sostenibilità e stabilità dei costi, offrendo alle imprese uno strumento solido per guardare al futuro con maggiore sicurezza.