Manutenzione dei cogeneratori: meglio “full service o “a chiamata”?

29 ottobre 2025

Ogni impianto di cogenerazione è un sistema complesso, che integra componenti meccanici, elettrici ed elettronici ad alta precisione. Per questo motivo, la manutenzione non è un’attività accessoria, ma parte integrante della strategia energetica aziendale.

Un sistema di assistenza ben strutturato influisce direttamente su tre aspetti chiave: continuità operativa, stabilità dei costi e durata nel tempo dell’impianto. Scegliere il modello di service più adatto, “full service” o “a chiamata”, significa quindi definire il grado di controllo e sicurezza che si vuole garantire alla propria produzione.

Ogni impresa ha esigenze differenti: c’è chi punta a ridurre al minimo la spesa immediata e chi, invece, preferisce assicurarsi prestazioni costanti e protezione da imprevisti. L’obiettivo di questo approfondimento è aiutare a valutare, in modo oggettivo, i vantaggi e gli svantaggi di ciascun modello.

 

Il modello “full service”: gestione completa e massima affidabilità

Nel modello “full service”, la manutenzione dell’impianto è affidata a un unico partner specializzato che si occupa di tutte le attività tecniche, preventive e correttive. Il canone periodico copre interventi, ricambi originali, manodopera, spese di trasferta e, in molti casi, anche il monitoraggio da remoto e l’aggiornamento software. In pratica, l’azienda trasferisce la responsabilità operativa a un fornitore esperto, che si impegna a garantire la disponibilità e l’efficienza dell’impianto nel tempo.

 

I vantaggi del “full service” per le aziende:

  • Costi prevedibili e pianificazione economica semplificata
    Grazie al canone fisso, la gestione diventa trasparente e pianificabile. Le spese straordinarie,  come guasti imprevisti o sostituzioni urgenti,  sono incluse nel contratto, riducendo il rischio di sorprese di bilancio
  • Prevenzione dei fermi impianto
    Il monitoraggio remoto e la manutenzione predittiva consentono di intervenire prima che una criticità diventi un guasto. Soluzioni come il sistema I.R.I.S. di 2G permettono di analizzare in tempo reale lo stato del motore e dei componenti, ottimizzando i tempi di intervento e riducendo drasticamente i periodi di inattività
  • Accesso a competenze e tecnologie specialistiche
    I team che si occupano di assistenza “full service” sono formati direttamente dal costruttore e dispongono di strumenti diagnostici e componenti originali. Questo assicura interventi rapidi, accurati e conformi agli standard del produttore, preservando le prestazioni dichiarate
  • Maggiore sicurezza e conformità normativa
    La manutenzione periodica garantisce il rispetto delle prescrizioni tecniche e ambientali, un aspetto particolarmente importante per impianti che beneficiano di incentivi CAR o che operano in contesti industriali regolamentati
  • Valorizzazione dell’investimento nel lungo periodo
    Un impianto sottoposto a manutenzione costante mantiene nel tempo l’efficienza originaria, riducendo i consumi specifici e prolungando la vita utile dei componenti

 

I limiti del “full service” per le aziende:

Il principale limite del modello Full-Service è il costo fisso, che deve essere sostenuto anche nei periodi di funzionamento regolare. Tuttavia, se si considera il valore economico di ogni ora di fermo produttivo, la formula risulta spesso più conveniente nel medio periodo. È inoltre fondamentale definire con attenzione le clausole contrattuali, in particolare i tempi di intervento, i livelli di disponibilità garantita e le modalità di uscita, per evitare situazioni di dipendenza dal fornitore.

 

Il modello “a chiamata”: libertà, ma meno prevedibilità

Il modello “a chiamata” (o pay-per-service) prevede che l’azienda richieda l’intervento solo quando necessario, senza un contratto continuativo. È una soluzione apparentemente più economica, che lascia libertà di scelta e flessibilità gestionale, ma comporta anche una maggiore esposizione al rischio operativo.

 

I vantaggi del contratto “a chiamata” per le aziende:

  • Assenza di canoni ricorrenti
    Si paga soltanto quando si effettua un intervento: manutenzione programmata, sostituzione di un componente o riparazione di un guasto. È una formula adatta a impianti di piccola taglia o a realtà che utilizzano la cogenerazione in modo saltuario
  • Flessibilità e libertà contrattuale
    L’azienda può cambiare fornitore in qualsiasi momento, scegliendo di volta in volta chi offre la soluzione più rapida o conveniente
  • Migliore gestione della liquidità
    Non essendoci spese fisse mensili, il capitale rimane disponibile per altre attività aziendali, aspetto utile per le microimprese o per progetti a breve termine

 

I limiti e i rischi del contratto “a chiamata” per le aziende:

  • Imprevedibilità economica
    Un guasto improvviso può generare costi molto elevati, soprattutto se coinvolge componenti critici o richiede interventi urgenti fuori orario
  • Assenza di monitoraggio preventivo
    Gli interventi avvengono solo dopo che si è verificato un problema. Questo comporta inevitabili tempi di fermo e perdite di produttività
  • Tempi di risposta non garantiti
    I clienti con contratto “full service” godono generalmente di priorità, per cui le richieste “a chiamata” possono essere gestite con maggiore ritardo
  • Mancanza di visione strategica
    Il tecnico interviene per risolvere un problema specifico, ma non per migliorare o ottimizzare l’impianto nel lungo periodo. L’azienda rinuncia quindi a una consulenza continuativa che potrebbe aumentare l’efficienza complessiva

 

Come scegliere il modello di assistenza più adatto alla propria azienda

Non esiste un modello universalmente migliore: la scelta dipende da dimensioni dell’impianto, profilo di utilizzo, tolleranza al rischio e capacità interna di gestione.

Un’azienda con un impianto che lavora molte ore all’anno e processi produttivi sensibili alle interruzioni non può permettersi guasti imprevisti: per questi casi, il “full service” è la soluzione più coerente e sostenibile. Al contrario, un’impresa con un impianto di supporto o un utilizzo limitato potrebbe preferire la flessibilità di un contratto “a chiamata”, accettando un rischio più elevato in cambio di una spesa immediata inferiore.

Un criterio semplice per orientarsi è chiedersi: “Quanto mi costerebbe un’ora di inattività del mio impianto?”  Se il valore di quell’ora supera il costo medio del canone mensile, il “ full service” rappresenta la scelta più prudente e vantaggiosa nel tempo.

 

L’approccio 2G alla manutenzione: prevenzione, trasparenza e supporto continuo

In 2G, la manutenzione non è solo un servizio tecnico, ma un elemento strategico per assicurare efficienza, sicurezza e durata degli impianti. Grazie al monitoraggio remoto costante, a un team di tecnici qualificati e a una rete di assistenza capillare, garantiamo tempi di intervento rapidi e un’elevata disponibilità degli impianti. Ogni contratto viene personalizzato in base al tipo di impianto, alle ore di funzionamento e alle esigenze operative del cliente, con l’obiettivo di massimizzare la redditività energetica e ridurre i rischi di fermo.

Vuoi capire quale formula è più adatta al tuo impianto? Contatta il team di 2G Italia tramite il form online per ricevere una consulenza informativa sui diversi modelli di assistenza: potrai valutare insieme ai nostri tecnici quale formula assicura il miglior equilibrio tra affidabilità, costi e continuità operativa per la tua azienda.

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