Energia sostenibile per fagioli e pomodori

Il principale coltivatore e produttore di fagioli e pomodori della Susquehanna River Valley sceglie 2G
Grazie a un cogeneratore di 2G, il cliente è in grado di generare energia verde dai suoi reflui.

Dati e cifre

Settori:
Impianti a biogas e a biometano
Paese:
Stati Uniti
Cogenerazione:
patruus 250
Potenza el/th (kW):
250 kWel / 322 kWth
Operatore:
Furmano Foods

Nel cuore della Susquehanna River Valley, un rinomato impianto di trasformazione alimentare a Northumberland, Pennsylvania, si distingue come il principale coltivatore e produttore di fagioli e pomodori della regione. L'aumento della produzione ha reso necessario un aggiornamento e un'espansione del sistema di trattamento delle acque reflue dell'azienda. Con un impegno per l'ambiente sempre più forte, il cliente ha manifestato l'interesse a generare energia verde dai propri reflui. È qui che entra in gioco ADI, vincitrice del contratto per progettare e realizzare un sistema anaerobico per la digestione dei rifiuti organici e fornire un efficiente impianto di cogenerazione a biogas per la produzione di energia elettrica ed energetica dal biogas generato.

 

Il cuore dell'impianto di cogenerazione è il patruus 250 di 2G, equipaggiato con un motore MAN integrato capace di erogare 250 ekW/h, equivalente a 2.075 MW all'anno di energia elettrica, e 322 kWh di energia termica al minuto. Questo sistema è contenuto in un cogeneratore insonorizzato lungo 30 piedi. Inoltre, 2G ha fornito un sistema di trattamento del gas completo, comprendente il trattamento del biogas, la deumidificazione, il riscaldamento e la tecnologia di rimozione dell'H2S a doppio vaso. Considerando le variazioni nel flusso e nel volume delle acque reflue del cliente nel corso dell'anno, era essenziale che il sistema potesse adattarsi a tali fluttuazioni mantenendo una prestazione costante e massimizzando l'utilizzo del biogas.

 

Il sistema anaerobico sviluppato da ADI comprende un reattore ADI-BVF® da 7,5 MG, completo di tubazioni interne per la distribuzione dell'affluente/effluente, miscelatore, raccolta/movimentazione del biogas e un sofisticato ma intuitivo sistema di monitoraggio e controllo grafico. Durante i periodi di massima produzione di biogas, l'eccesso viene bruciato in una torcia chiusa ad alta efficienza. Questo impianto, operativo dal febbraio 2012, è progettato per trattare un flusso di picco di 1,06 milioni di galloni al giorno con concentrazioni di domanda chimica di ossigeno/domanda biochimica di ossigeno (COD/BOD) di 5800/3400 mg/l, garantendo una riduzione del 85% per il COD e del 90% per il BOD.